Galleria San Vidal - Scoletta di San Zaccaria. Venezia.
Le opere esposte:
Ecco il testo estrapolato dalla critica di Giorgio Pilla:
"Ci sono due momenti con degli stati d’animo molto differenti. Nel dipinto “Astronauta” siamo nell’informale, addirittura vedo una faccia che è stata coperta: ci saranno state delle ragioni particolari, quando si copre una faccia forse significa che non si vuole più rivedere quella persona. Senza indagare oltre, resta il fatto che questo quadro è strutturato in maniera molto particolare: è di lettura molto difficile. Sono due personaggi che si introducono in un ambiente, tutto è in movimento, non c’è nulla di fermo, tutto si muove, tutto è dinamicamente riportato; come se questi stati d’animo fossero molto confusi, molto portati all’esasperazione.
Invece nel ritratto “Neri” è tutto il contrario del precedente, il paesaggio è lirico. Il paesaggio, la luce; perfino il palo è tranquillo, a volte i pali si muovono, invece in questo caso è lì, fermo che quasi non si fa vedere. Il soggetto è questo signore, dagli occhi profondi, neri, quasi da innamorato.
Nell’insieme delle opere esposte, siamo di fronte a due momenti di vita diversi, che danno la sensazione di stati d’animo assolutamente differenti. Resta il fatto concreto della pittura, gestuale sul primo, lirica sul secondo, che danno la sensazione di un’artista che ha dalla sua la freschezza e la capacità intuitiva ma che deve continuare a realizzarsi. "